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L’allenamento per i glutei è il più ricercato in palestra e sul web, soprattutto per quanto riguarda l’allenamento al femminile. Mentre gli uomini spesso trascurano le gambe per dedicarsi a petto e bicipiti, in palestra è pieno di donne e ragazze che cercano in ogni modo di scolpire il lato B, ma spesso sprecano il loro tempo facendo le cose sbagliate.
In questo articolo scoprirai qual è il miglior allenamento per i glutei e come smettere di perdere tempo in palestra facendo esercizi inutili.
Per capire come far crescere un muscolo, dobbiamo per prima cosa capire che funzioni assolve. In soldoni, quali movimenti esegue.
Innanzitutto, mettiamo in chiaro che il gruppo dei glutei è formato da 3 muscoli, non uno solo, e svolgono diverse funzioni, fondamentali nel movimento di tutti i giorni e non solo a livello estetico.
Abbiamo quindi 3 muscoli che compongono il lato B, andiamo a scoprire quali sono le loro azioni.
In generale possiamo dire che i compiti principali dei muscoli glutei sono: estensione dell’anca, abduzione dell’anca, rotazione esterna.
Andiamo più a fondo e cerchiamo di analizzare questi 3 movimenti:
Un’altra importante azione in cui vengono coinvolti i glutei è la retroversione del bacino. Cosa sarà mai questo movimento bizzarro? Immagina di avere una coda, e come un cagnolino impaurito immagina ora di mettertela tra le gambe. Questa è la retroversione del bacino.
Registra questo movimento e mettilo da parte. Lo ritroveremo più avanti.
Vista la grande varietà di movimenti che coinvolgono i glutei, è fondamentale colpirli tutti se vogliamo avere una figura esteticamente bilanciata.
Lo step successivo è capire come colpirli in maniera giusta per far sì che crescano. Fortunatamente sono muscoli come tutti gli altri, quindi rispondono alla fisiologia e all’allenamento. Andiamo a scoprire quindi come crescono i muscoli!
Qui entriamo velocemente in ambito tecnico, ma cercheremo di spiegarti in modo semplice come possiamo far crescere un muscolo, o usando una parola molto amata dal pubblico femminile, TONIFICARE.
I muscoli crescono, ovvero si tonificano, grazie a 3 meccanismi:
Mettendo insieme tutto quello che ci siamo detti, è importante avere la massima varietà durante l’allenamento per i glutei, sia come tipo di esercizi sia come tipo di stimolo muscolare.
Dovremo muoverci lungo diversi archi di movimento, utilizzare pesi di vario tipo, con range di ripetizioni differente.
Eccoci dunque alla parte più attesa dell’articolo: i 3 esercizi che non devono mancare nella tua routine di allenamento per i glutei.
Questo esercizio è considerato il re dell’allenamento per i glutei. Diversi studi hanno infatti dimostrato che ha la massima attivazione dei muscoli glutei, molto più alta rispetto a squat, leg press o altri. È un esercizio che ha un ampio range di movimento (maggiore rispetto ad un classico ponte per glutei), con il quale è possibile arrivare a sollevare parecchi chili senza timore di carichi eccessivi alla schiena (se eseguito correttamente!), potendo così stimolare la crescita muscolare attraverso il meccanismo di tensione meccanica.
L’esercizio prevede l’estensione dell’anca da posizione supina e, se ben eseguito, andrà a stimolare enormemente i glutei.
Se aggiungiamo una band elastica sopra il ginocchio, faremo lavorare ulteriormente i glutei attivando la loro funzione di rotatori esterni e abduttori.
Questo è proprio un esercizio a cui non puoi rinunciare nel tuo allenamento per i glutei! Ti consiglio di inserirlo con diverse varianti di peso ed esecuzione durante tutta la settimana di allenamento.
Mettiamo il caso che ti alleni 3 giorni a settimana, potresti fare in questo modo:
Gli affondi in camminata, a differenza degli affondi statici, hanno un’attivazione maggiore dei glutei. Prevedono anch’essi un’estensione dell’anca, ma questa volta andremo a lavorare in massimo allungamento causando più danno muscolare.
Svolti anche a corpo libero, faranno il loro effetto, più vai avanti, più dovrai aggiungere peso magari diminuendo i passi. Comincia con 3 serie da 16 ripetizioni (passi) a corpo libero, durante una sessione di allenamento.
Questo esercizio è stato inventato dal re dei glutei, Bret Contreras (inventore anche dell’hip thrust). Non è altro che un ponte per i glutei, eseguito però con le piante dei piedi unite, con le gambe “a farfalla”. Con questo set up, i glutei si troveranno a svolgere TUTTE le loro funzioni di estensori di bacino, extrarotatori, abduttori e perfino retroversori di bacino!
È un esercizio che va svolto prettamente a corpo libero, a fine allenamento, come burn out, ideale per lo stress metabolico di cui parlavamo prima.
È importante avere la massima varietà durante l’allenamento per i glutei, sia come tipo di esercizi sia come tipo di stimolo muscolare.
Purtroppo sì! Siamo tutti diversi, anche solo anatomicamente parlando, avere il bacino di una particolare forma, il femore di una certa lunghezza, etc, darà un aspetto diverso ai nostri glutei. La risposta all’allenamento in parte è anche data dal patrimonio genetico datoci dai nostri genitori.
Ma ci sono anche buone notizie. È possibile migliorare, ma è primario seguire un allenamento personalizzato e non una scheda qualsiasi che va bene per qualcuno ma non per qualcun altro. Forse ci vorrà più tempo rispetto a qualcuno geneticamente dotato, ma non è impossibile raggiungere l’obiettivo
Non puoi fare niente per la tua genetica, ma puoi cambiare il tuo modo di pensare ed allenarti e sicuramente riuscirai ad ottenere risultati soddisfacenti.