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Con in termine “amenorrea” si definisce l’assenza di ciclo mestruale. Essa può essere di tipo primario, quando la donna non ha mai avuto il ciclo mestruale (quindi si parla dell’età adolescenziale) o di tipo secondario, quando invece il ciclo mestruale si interrompe per un tempo superiore a 3 mesi o una sua irregolarità per almeno 6 mesi.
Le cause e le conseguenze dell’assenza di mestruo possono essere varie e talvolta opposte, risulta quindi fondamentale approfondire con accuratezza le origini del disturbo in modo da scegliere cura, dieta e allenamento adatto a ogni situazione.
Le possibili cause che portano alla condizione di amenorrea sono molteplici, tra cui l’utilizzo di specifici farmaci (antidepressivi, chemioterapici etc.), fattori come stress, la condizione di sottopeso, eccessivo esercizio fisico, squilibri ormonali (sindrome dell’ovaio policistico, iper o ipotiroidismo, menopausa precoce etc.) o anomalie congenite dell’apparato riproduttore.
Ci sono dei casi in cui l’assenza di mestruo è accompagnata da un aumento di peso. Le situazioni più comuni sono patologie quali:
Oppure anche a causa dell’interruzione di un contraccettivo ormonale.
Come detto, il primo sintomo che ci permette di capire se ci troviamo in fase di amenorrea è l’assenza di mestruazioni per un periodo superiore a 3 mesi o a un’irregolarità mestruale per circa 6 mesi.
Prendendo in considerazione le situazioni prima citate, i segnali di avviso e quindi i sintomi (associati all’aumento di peso) che possono farci pensare a una possibile condizione di amenorrea possono essere differenti:
Questi sono soltanto alcuni dei sintomi che caratterizzano ciascuna condizione alla base dell’amenorrea. Inoltre, queste rappresentano soltanto una piccola parte delle patologie che sono alla base di tale condizione. Risulta comunque opportuno affidarsi ad uno specialista, come il ginecologo, che possa fare una diagnosi accurata e scegliere la terapia adatta ad ogni situazione.